sabato 29 dicembre 2012

Cape fear di Martin Ipocrisia Scorsese

di Johnson91
Ho letto molte recensioni riguardo al fatto che il killer altro non farebbe che far venire alla luce tutte le ipocrisie di una famiglia che si finge casta e pura ma che in realtà non lo è. Secondo me invece è una lettura totalmente campata in aria. O se questo era l'obbiettivo, è nel film, totalmente irrisolto.

E' una normale famiglia, con i suoi problemi e le sue ipocrisie, come tutte le famiglie. L'arrivo di un pazzo li porta quasi alla pazzia, ma non c'è alcun legame fra le ipocrisie della famiglia e il serial killer. Cioè abbiamo un uomo che più che nascondere scheletri si sta redimendo. L'avvocato ha avuto problemi di tradimento in passato che ora non avvengono più (si vede all'inizio del film che dice alla sua "quasi amante" di non poterla soddisfare), trall'altro il suo scheletro sarebbe di non aver esposto al giudice un documento secondo cui la donna stuprata dal killer anni prima sarebbe stata una donna di facili costumi: cosa tutt'altro che condannabile. Cioè a me sembra più una critica alla professione di avvocato che obbliga a prendere le difese anche di un palese colpevole, che non all'ipocrisia dell'individuo. Dov'è l'ipocrisia della famiglia svelata da killer? In che modo la farebbe venir fuori?

A me sembrano due cose totalmente slegate. La famiglia con le sue ipocrisie, e il killer che arriva e li porta alla pazzia, e quasi li riavvicina più che allontanarli. Non vedo nelle loro reazioni ad un pazzo che cerca di ucciderli dei comportamenti ipocriti, nè vedo in che modo i loro scheletri vengano fuori in questo modo. Poi il finale a cazzotti che veramente mi ha fatto cascare le palle.

Boh. Non molto colpito.

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